sabato 21 luglio 2007

L'oracolo


Solo per una volta provoca il destino
impara a colpire più in fretta
lo sguardo di chi maledice.
Solo per una volta dimentica la vita degli altri
le mille maschere dei vicoli
misurano l’astuzia dei prudenti.
Solo per una volta soffoca il sacrificio della carne
il potere della cattiveria squarcia la nausea del silenzio.
Solo per una volta cancella il volto della vergogna
il senso della ruggine
rivela il marciume dell’anima.
Solo per una volta scuoti i dadi dell’arroganza
insegnati a non essere
non è poco riconoscersi sul diario degli spietati.
Solo per una volta provoca il destino
impara a colpire più in fretta
lo sguardo di chi maledice.
Polvere dimenticata la tua rassegnazione
solo uomini tra le arcate dei bassifondi.

venerdì 20 luglio 2007

Inquietante


Inquietante l’ambizione umana .
Commovente la puerilità dei saggi.
Infamante la costrizione alla religione.
Non solo hanno censito
la casistica dei peccati
il militarismo della fede
le norme della perfezione
ma …sfinimento intellettuale
hanno preteso fornirci
anche la gradazione
delle formule divine .

Il candore della menzogna


Temo i padrini dell’indulgenza.
Temo la fiducia degli eletti .
Temo il sorriso amaro sulle labbra degli inquieti.
Temo gli occhi velati di chi crede.
Temo il senso di paura degli ignoranti.
Temo l’ansia dei deboli.
Temo la tensione degli angosciati.
Temo il rimorso dei colpevoli.
Temo che l’energia degli illusi
prenda il posto degli umili.
Temo e mi ripugna il loro perverso sacrificio
come s'io non fossi origine della stessa specie .
Temo l’olocausto delle anime
come i forni crematori dell’oscurità.
Temo gli immortali
per come ci hanno ingannato sulla terra .
Temo che a pagare il debito con l’ingratitudine
siano ancora gli stessi.
Prego che il giudizio universale per ognuno di noi
non divenga un giudizio di massa.
Prego che il concetto di Dio concepito dagli uomini
sia completamente trasfigurato.
Prego che a prendere il posto nell’al di là
non sia il candore della menzogna dell’al di qua.

giovedì 19 luglio 2007

Ho visto piangere Satana


Ho visto piangere Satana
Il braccio nudo
battere un grido d’aiuto
sull’incudine del dolore.
Ho visto piangere satana
con gli occhi del sole
squarciare cemento.
Ho visto piangere satana
trattare con thanatos
una putrefatta benedizione.
Ho visto piangere satana
e l’uomo con il suo veleno
schernirsi di lui.
Io sono l’uomo
l’immagine dalla vendetta
più profondo è il dolore
maggiore il tributo nella rivincita.
Io sono l’uomo
l’immagine dell’insidia
penitenti eterni
bestemmiano l’origine degli angeli
e cercano ancora il messia dei dannati.
Io sono l’uomo
l’immagine della vita
per te ci sono altri soli
nell’universo del disgusto.
Io sono lo scettro nelle mani di Dio.
Cingi la corona del disprezzo
prendi a battesimo Caino
trapassa da vittima a carnefice
e troverai in me seme da fecondare
per la tua protervia e la mia cattiveria
“perché chi ucciderà Caino
avrà castigo sette volte maggiore”