domenica 30 settembre 2007


Le Sculture di Gian Genta alla
RASSEGNA INTERNAZIONALE ARTE ROMA 2007
BASILICA S. MARIA DEL POPOLO
SALA AGOSTINIANA Roma dal 23 al 30 Ottobre
Organizzazione Gallia Kroumova Trulli
A cura di Francesco Giulio Farachi
Inaugurazione 23 ottobre ore 18,30
L'evento esclusivamente ad invito e di notevole importanza,
è organizzato dalla Galleria Crispi e vede la presentazione a catalogo degli artisti contemporanei più emergenti

giovedì 13 settembre 2007

Io vado


Io vado per la mia strada dove i mendicanti sono di casa, dove il canto vuol essere luce, dove nessuno pensa e tutto tace.
Io vado libero dalle vicende di vita, sul lungomare dell’estasi col mio cartone per dormire e una busta di carta per mangiare.
Io vado verso un nuovo mattino nella terra dalla quale fui tratto, perché polvere ero e polvere son tornato.
Io vado raccogliendo gli stracci d’Adamo dove il confronto con la carcassa dell’uomo non fa più paura.
Io vado in un mondo amico in cerca dei sette sigilli, dei sette angeli e delle sette trombe del nuovo cielo e della nuova terra.
Io vado e mi sembra d’aver perduto la strada.

Perchè ANNI 50 di Gian Genta


Anni 50 perché sono stati talmente intensi per un secolo altrettanto breve.Il nostro paese scopre la creatività e la presenza motrice di un nuovo modo di concepire la vita, sia nella società che nelle espressioni artistiche.L’arte, il design, l’architettura, la moda, il cinema sono pronte a mostrare una nuova interpretazione dell’energia dell’uomo, che si manifesta in tutta la sua vitalità, riscoprendo quella creatività dimenticata nell’ossessione degli anni precedenti.Sono gli anni della sperimentazione sui materiali, gli anni della plastica e della ricerca di nuove espressioni, ma al tempo stesso di una ricerca responsabile della tradizione alla quale ci si rivolge cercandone una rivisitazione critica.Anni 50, anni in cui c’è spazio per tutto.In politica in economia e soprattutto nell’arte esplode il senso di nuovi concetti dettati dalle formule di Fontana di Burri e di Capogrossi, delle nuove energie di Afro di Rotella di Manzoni e di Guttuso che arriva ad intitolare un suo quadro Boogie Woogie e dell’informalismo tendente al rinnovamento del concetto di creatività artistica.Anni 50 dove due tendenze, quella materica e quella gestuale, si contendono la liberazione dell’esistenzialismo interiore dell’artista.