giovedì 13 settembre 2007

Io vado


Io vado per la mia strada dove i mendicanti sono di casa, dove il canto vuol essere luce, dove nessuno pensa e tutto tace.
Io vado libero dalle vicende di vita, sul lungomare dell’estasi col mio cartone per dormire e una busta di carta per mangiare.
Io vado verso un nuovo mattino nella terra dalla quale fui tratto, perché polvere ero e polvere son tornato.
Io vado raccogliendo gli stracci d’Adamo dove il confronto con la carcassa dell’uomo non fa più paura.
Io vado in un mondo amico in cerca dei sette sigilli, dei sette angeli e delle sette trombe del nuovo cielo e della nuova terra.
Io vado e mi sembra d’aver perduto la strada.